
Mestre 15 luglio 2021 – Crollano del 25% i consumi di pasta italiana in UK, ma sulle tavole inglesi sono spariti pure i formaggi veneti il cui export è arrivato a -60%, in sofferenza, ha causa delle difficoltà burocratiche ed amministrative, è anche il Prosecco con un -20% nonostante gli iniziali segnali di rassicurante tenuta. Le bollicine venete tengono comunque in tutti gli altri Paesi – afferma Coldiretti – dove hanno fortemente aumentato le quote di esportazione, pari proprio ad un +20%,che compensano ampiamente le perdite sul mercato britannico”.
E’ questo il quadro stilato da Coldiretti dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea su quantitativi che non sono mai stati cosi bassi negli ultimi cinque anni. Il riferimento è sulla base dei dati Istat relativi ai primi tre mesi del 2021 che conferma la validità della frase rivolta agli inglesi dal campione Europeo Leonardo Bonucci “ne dovete mangiare ancora di pastasciutta”. Non si tratta peraltro dell’unico caso poiché calano solo le vendite di prodotti alimentari italiani in Gran Bretagna, in diminuzione del 10,5% per effetto delle limitazioni imposte dalla Brexit in controtendenza al balzo fatto registrare delle esportazioni Made in Italy in tutto il mondo con un +19,8% nel primo quadrimestre del 2021, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero rispetto all’anno precedente.
A pesare sull’export alimentare nazionale in Uk – sottolinea Coldiretti – sono i vincoli legati all’uscita degli inglesi dall’Unione Europea. Le criticità maggiori, per chi esporta verso il Regno Unito – precisa Coldiretti – interessano le procedure doganali e riguardano anche l’aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli. Difficoltà che mettono a rischio i 3,4 miliardi di euro di esportazioni agroalimentari annue Made in Italy con il Paese Oltremanica che si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti.
Dopo le bollicine venete, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna ci sono – continua la Coldiretti – i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi, salumi e dell’olio d’oliva e il flusso di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Le violazioni degli accordi sulla Brexit da parte degli inglesi peraltro – continua Coldiretti –rischiano di favorire l’arrivo nell’Unione Europea di cibi e bevande non conformi agli standard sicurezza Ue ma anche contraffazioni ed imitazioni dei prodotti alimentari tutelati, dal Parmigiano al Chianti, favorito dalla deregulation. Proprio nei pub inglesi – conclude la Coldiretti – sono state smascherate le vendite di falso prosecco in lattina o alla spina.
MERCE | Veneto | Veneto | Differenza 2021 su 2020 |
export I trimestre 2021 | export I trimestre 2020 | ||
AA011-Prodotti di colture agricole non permanenti | 3.165.720 | 4.362.035 | -27,43% |
AA012-Prodotti di colture permanenti | 2.620.140 | 509.813 | 413,94% |
AA013-Piante vive | 338.406 | 37.082 | 812,59% |
CA101-Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne | 7.782.004 | 8.725.491 | -10,81% |
CA102-Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati | 34.915 | 295.058 | -88,17% |
CA103-Frutta e ortaggi lavorati e conservati | 915.958 | 1.166.399 | -21,47% |
CA104-Oli e grassi vegetali e animali | 654.603 | 140.189 | 366,94% |
CA105-Prodotti delle industrie lattiero-casearie | 2.444.437 | 6.112.165 | -60,01% |
CA106-Prodotti della lavorazione di granaglie, amidi e prodotti amidacei | 609.534 | 1.509.822 | -59,63% |
CA107-Prodotti da forno e farinacei | 12.358.028 | 13.178.853 | -6,23% |
CA108-Altri prodotti alimentari | 21.174.521 | 26.835.582 | -21,10% |
CA109-Prodotti per l’alimentazione degli animali | 2.076.199 | 693.693 | 199,30% |
CA110-Bevande | 51.690.720 | 79.170.997 | -34,71% |
Elaborazioni Coldiretti Veneto su dati Istat valori in euro