Cantieri Fvg: Bocciato nuovamente il pdln 13 su subappalti

Mara Piccin (FI) presiede la IV Commissione consiliare


Trieste, 4 dic – “Attendiamo di intervenire con una
legge regionale più complessiva in tema di appalti, che tenga
conto delle novità nazionali e comunitarie. Inoltre, parte di
quanto previsto nel provvedimento è già di fatto superato”.

Con questa motivazione, la proposta di legge nazionale (pdln) 13
in tema di subappalti, che Mariagrazia Santoro aveva depositato
assieme ad altri colleghi del Pd, è stata bocciata per la seconda
volta dai consiglieri del Centrodestra della IV Commissione
consiliare presieduta da Mara Piccin (FI), dopo che l’aveva già
respinta ad ottobre ed era stata portata comunque all’attenzione
dell’Aula per essere, però, rimandata al mittente per degli
approfondimenti alla luce di quanto nel frattempo affermato
dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Contrario anche
l’assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano
Pizzimenti, presente ai lavori in via telematica.

Dunque, sempre per la seconda volta, il testo sarà proposto
all’Assemblea legislativa tramite i medesimi relatori: Lorenzo
Tosolini (Lega) per la maggioranza e Santoro per la minoranza.

A nulla sono valse le spiegazioni della consigliera, ma anche di
Massimo Moretuzzo (Patto), Furio Honsell (Open Fvg), Diego
Moretti (Pd) e Cristian Sergo (M5S), di accogliere una norma per
un settore importante dell’economia regionale.

L’intenzione resta quella di apportare delle modifiche alla legge
55/2019 Sblocca cantieri, e conseguentemente al decreto
legislativo 50/2016 Codice dei contratti pubblici, per potersi
adeguare a due sentenze con cui, nel 2019, la Corte di Giustizia
dell’Unione europea aveva sostenuto la necessità di prevedere di
volta in volta la percentuale di subappalto da parte dell’ente
appaltatore a fronte di adeguate motivazioni, escludendo una
determinazione a priori dei limiti per via legislativa statale.
“Non si tratta dunque della censura tout court del limite, come
erroneamente letto da molti – ha ridetto la proponente nel suo
intervento d’apertura – ma della necessità che sia fissato in
ciascun appalto in relazione alla peculiarità dell’opera”.

“Auspicavamo un’espressione politica sul tema da parte della
Regione e del Consiglio del Friuli Venezia Giulia da portare a
livello nazionale, dato che non abbiamo competenza sui subappalti
– ha sottolineato con Moretti – e perciò ritenevano la pdln lo
strumento di intervento migliore”.